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Pubblicato il decreto RENTRI

Il 31 maggio 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto 4 aprile 2023 n. 59 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica avente per titolo “Disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti ai sensi dell’articolo 188-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”.

Il Decreto che entrerà in vigore il prossimo 15 giugno pone fine ad una lunga attesa e dà inizio al percorso di progressivo avvio del RENTRI (Registro Elettronico Nazionale Tracciabilità Rifiuti), percorso che non sarà certo breve ma rispetto al quale sono fissate date e tempistiche.

Cominciamo col dire che l’effettivo impatto del Decreto da un punto di vista operativo si avrà non prima di 18 mesi dalla sua entrata in vigore – vale a dire dal gennaio 2025 – quando cioè i primi soggetti obbligati (grandi produttori di rifiuti pericolosi e operatori professionali) saranno tenuti all’iscrizione al nuovo sistema mentre per tutti gli operatori verranno modificati i modelli di registro di carico e scarico e di formulario di identificazione rifiuti (FIR).

Interoperabilità e geolocalizzazione

Fino ad allora si apre un processo di adeguamento e adattamento dei sistemi informatici e gestionali che ha due parole d’ordine: interoperabilità e geolocalizzazione.

Interoperabilità in quanto il RENTRI non è un sistema gestionale ma una “piattaforma” cui inviare i dati. Gli operatori pertanto – soprattutto coloro che trattano rifiuti pericolosi – dovranno dotarsi di software gestionali in grado di dialogare con il RENTRI ovvero verificare che i programmi già in uso siano predisposti per questa funzionalità.

Geolocalizzazione in quanto, come recita l’art. 17 del Decreto, a partire dai 18 mesi successivi alla data di entrata in vigore la disponibilità di un sistema di geolocalizzazione dei veicoli è “requisito di idoneità per l’iscrizione alla categoria 5 dell’Albo nazionale gestori ambientali e per il mantenimento delle iscrizioni in essere…”.

Entrata in vigore

Il RENTRI così come descritto nel Decreto impiegherà dunque anni per entrare a regime, disponendo l’iscrizione obbligatoria per tutti i produttori iniziali di rifiuti pericolosi a 30 mesi dalla sua entrata in regime, e in ogni caso continuando a prevedere la coesistenza di sistemi digitali e procedure cartacee che potranno ancora essere utilizzate dai piccoli produttori i rifiuti non pericolosi.

Nelle prossime settimane Operate organizzerà un webinar per approfondire i vari temi connessi alla introduzione del RENTRI.

a cura di Alfonso Piccarreta, socio Operate

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